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Domande e affermazioni frequenti sulla raccolta differenziata in generale ed in particolar modo su quella porta a porta

UMIDO
ORGANICO

CARTA CARTONE TETRAPAK

PLASTICA LATTINE

VETRO

SECCO INDIFFERENZIATO

SFALCI D’ERBA
TAGLIO SIEPI
FOGLIAME

Cassonetto
MARRONE

tutti i giorni

Mastello
GIALLO

secondo calendario

Mastello
BLU

secondo calendario

Cassonetto
VERDE

tutti i giorni

Mastello
GRIGIO

secondo calendario

Cassonetto
ARANCIO

tutti i giorni

UMIDO
ORGANICO

Cassonetto
MARRONE

tutti i giorni

CARTA CARTONE TETRAPAK

Mastello
GIALLO

secondo calendario

PLASTICA LATTINE

Mastello
BLU

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VETRO

Cassonetto
VERDE

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SECCO INDIFFERENZIATO

Mastello
GRIGIO

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SFALCI D’ERBA
TAGLIO SIEPI
FOGLIAME

Cassonetto
ARANCIO

tutti i giorni

Ho saputo che Picenambiente SpA vanifica il nostro impegno nella Raccolta Differenziata stradale gettando carta, plastica, vetro, alluminio e metallo in discarica. È vero?

Assolutamente no. Si tratta di una leggenda metropolitana dettata da mancata conoscenza delle dinamiche in materia. Ogni chilogrammo di materiale raccolto, invece, è consegnato correttamente presso gli impianti di selezione ed avviato poi alle filiere di recupero.
Queste ultime sono in forte espansione sia in Italia che nel mondo ed il loro sviluppo può essere limitato solo dalla scarsa disponibilità di rifiuti separati con buona qualità.
La raccolta porta a porta consente di recuperare altissime percentuali di materiali ad un buon livello di qualità e conseguentemente è in grado di attivare, magari anche localmente, il settore del recupero dando vita a nuove opportunità di investimento produttivo e nuova occupazione.

Come posso contribuire positivamente alla Raccolta Differenziata separando nella giusta maniera i materiali in mio possesso?

Seguendo le indicazioni contenute nella “Guida per le famiglie” che è stata consegnata direttamente dagli operatori presso la tua abitazione. Se sei un nuovo utente o l’hai persa e ne hai ancora bisogno puoi richiederla gratuitamente al gestore del servizio pubblico.

Che vantaggio si ha nell’effettuare la raccolta differenziata?

Premesso che la raccolta differenziata è un obbligo di legge, avviando a recupero i rifiuti se ne riduce il quantitativo gettato in discarica. Ogni anno il Comune paga milioni di euro per tradurre in discarica una parte (per fortuna decrescente proprio grazie alla differenziata) dei rifiuti prodotti in città.
Il nostro obiettivo è quello di arrivare entro la fine del 2023 al 70% di raccolta differenziata.

Fare la differenziata richiede spazio...

Ogni cambiamento provoca all’inizio un po’ di disagio, ma basta organizzarsi e fare in modo che la raccolta differenziata diventi un’abitudine utile e responsabile come accade da anni in tante parti d’Italia e d’Europa. Di seguito qualche indicazione esemplificativa.
Per l’umido è stato fornito a tutte le famiglie un bidoncino marrone in cui collocare il sacchetto di carta dato in dotazione. Per gli altri rifiuti riciclabili, esistono in commercio dei contenitori appositi con scomparti differenziati, da mettere sotto il lavello oppure su un balcone, dove possono essere sistemati i sacchetti gialli e azzurri forniti gratuitamente dall’Azienda.

Sono sufficienti i giorni indicati nella guida per il ritiro dei rifiuti riciclabili e non riciclabili?

I calendari sono stati studiati secondo le esigenze del territorio di riferimento. Ciò non toglie, ovviamente, che possono essere aggiornati, modificati ed adeguati in base alle mutate necessità.
Ricordiamo che abbandonare i sacchi in strada fuori dai giorni previsti comporta il rischio di prendere multe salate che, da un minimo di 25 euro, possono arrivare anche a 500 euro (e i controlli saranno molto serrati).

Pannolini, pannoloni, assorbenti: vanno messi nel sacco dei rifiuti non differenziabili ("sacco nero") o nei piccoli bidoni verdi che sono stati messi in strada?

È indifferente. Trattandosi di materiale non riciclabile finisce comunque in discarica. Il piccolo bidone verde consente ai cittadini di disfarsi tutti i giorni di questi fastidiosi rifiuti.

Come faccio a procurarmi il sacco giallo e quello blu?

Il kit utile di sacchi viene consegnato annualmente al domicilio della famiglia. I nuclei familiari che hanno necessità aggiuntive durante il corso dell’anno possono richiedere ulteriore fornitura chiedendo informazioni sia al gestore del servizio che al proprio comune.

Il sacco per il secco indifferenziato fa parte della fornitura?

No. Puoi utilizzare facilmente quelli che trovi in commercio.

...e quelli di carta per la raccolta dell’umido?

Anche questi vengono consegnati in numero utile al domicilio della famiglia. Ciò non toglie che per ulteriori necessità possa essere utilizzato un qualsiasi sacco purché compostabile e/o comunque biodegradabile.

Come funziona il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti e delle potature?

In generale in ogni territorio comunale è attivato un apposito servizio gratuito. In particolare, riguardo le modalità e la cadenza dell’effettuazione dello stesso, puoi consultare la guida che ti è stata consegnata ovvero chiederne notizie al Comune o al gestore del servizio.

Dove vanno conferiti i rifiuti derivanti dalle costruzioni e demolizioni (inerti, calcinacci, ecc..)?

Lo smaltimento dei rifiuti derivanti dalle costruzioni e demolizioni sono a cura dell’impresa che ha eseguito i lavori. La stessa, poi, si rivolgerà a ditte specializzate. In caso di piccoli lavori di manutenzione eseguiti direttamente dall’utente, fino ad un massimo di 100 kg, questo ultimo potrà chiedere informazioni al proprio comune e comunque, per tali piccoli conferimenti, gli utenti con residenza nei comuni di San Benedetto del Tronto, Monteprandone, Grottammare, Offida e Ripatransone possono disporre di appositi spazi attrezzati di raccolta. Non saranno accettati conferimenti di eccedenza in peso superiore.

Cosa si deve fare per l’olio alimentare usato?

Per olio alimentare usato, innanzi tutto, si intende sia l’olio di frittura che quello di conservazione degli alimenti (olio del tonno o alici in scatola, cibi vegetali quali funghi, carciofini ecc…).
L’olio alimentare usato non deve assolutamente essere gettato nelle reti di scarico idrico pubbliche o domestiche. Esso determina un notevole impatto ambientale interferendo negativamente con i processi depurativi biologici oltre che creando lo spreco di una preziosa risorsa.
Il rifiuto trattato, infatti, diventa un efficace e conveniente sostituto del petrolio impiegato, non solo come fonte energetica, nei carburanti ecocompatibili quali il biodiesel ma anche come base di svariati prodotti nel settore dei lubrificanti, nell’industria saponiera, nella produzione di grassi, dell’argilla espansa e nella produzione dell’inchiostro da stampa e delle vernici.
È doveroso, in sintesi, consegnare gli oli vegetali presso i punti di raccolta istituiti sul tuo territorio.

In funzione dei giorni e degli orari di raccolta del servizio "porta a porta" dove devo depositare il sacco giallo e blu?

Le buste dovranno essere depositate davanti la propria abitazione o nei punti stabiliti. Per quanto riguarda gli scatoloni voluminosi che non entrano nel sacco giallo abbi cura di schiacciarli e di posizionarli vicino a questo ultimo.

I giocattoli in plastica o gomma possono essere inseriti nel sacco giallo?

Si…grazie al nuovo impianto di trattamento dei materiali leggeri inaugurato nel 2023 tutti i giocattoli e gli oggetti di plastica potranno essere conferiti nei sacchi gialli (attenzione: ora la plastica viene conferita nei cassonetti gialli e la carta in quelli blu)

Dove vanno conferiti i cartoni della pizza?

Si tratta di carta per alimenti quindi di ottima qualità. L’importante è che non sia troppo sporca di residui di cibo o non sia troppo unta. In quel caso, è bene eliminare la parte sporca che si può buttare insieme all’umido, conferendo la parte pulita insieme alla carta.

Dove si gettano le capsule delle macchinette del caffè? E le cialde?

Le capsule per il caffè espresso sono costituite da un rivestimento in plastica che contiene la polvere del caffè; generalmente non è possibile separare i due tipi di rifiuti e quindi le capsule devono essere gettate nel sacco dell’indifferenziato. Nel caso però si riesca a separare i due tipi di materiali è possibile gettare l’involucro in plastica nel sacco giallo e la polvere del caffè insieme all’organico (marrone). In questo ultimo possono essere conferite invece intere le cialde di caffè in quanto rivestite in materiale di carta da filtro.

Dove posso gettare i tappi di sughero?

Il sughero è un tessuto vegetale di rivestimento del fusto e delle radici di alcune piante come ad esempio la quercia. Quindi può facilmente essere inserito nel rifiuto organico.

In quale contenitore bisogna gettare ceramica e pirex?

Ceramica e pirex sembrano vetro, ma non lo sono! Sono rifiuti inerti la cui presenza è sufficiente per annullare il processo di riciclaggio del vetro. Vanno quindi gettati nel secco indifferenziato.

Cosa si intende per “compostaggio domestico”?

Il compostaggio domestico, per chi possiede spazio libero nel proprio giardino, è la buona pratica che consente di trasformare i rifiuti organici domestici in compost, una sorta di humus che può essere utilizzato come concime per i terreni. Con questa pratica si attiva la riproduzione di un processo che la natura compie da sempre e sempre compirà: la trasformazione di sostanze organiche – considerate scarto – in humus… è il normale ciclo della vita, che naturalmente non produce scarti, ma riutilizza ogni singola porzione di materia.
Il compost è un fertile alleato per concimare e ridonare sostanza ai nostri terreni.
Per attuare il compostaggio domestico non è strettamente necessaria la compostiera. Infatti, alcuni preferiscono la storica “buca” nel terreno o il cumulo. Il risultato è sostanzialmente lo stesso. Tuttavia, la compostiera è esteticamente più ordinata e (essendo dotata di coperchio) è meno soggetta a fenomeni di incetta da parte di animali.

Quali materiali sono una buona regola per il compostaggio domestico e quali consigli utili ritenete di dare?

Per quanto concerne il materiale occorre, innanzitutto, evitare il conferimento di rifiuti non biodegradabili. La cosiddetta “frazione verde” (rifiuti provenienti dall’orto o giardino) e gli scarti da cucina sono prodotti in linea di massima ottimali. E’ bene, in ogni caso, intervallare rifiuti più pesanti ed umidi (es. scarti da cucina, sfalci d’erba ecc…) a materiali più leggeri, che fungono da strutturante e permettono l’aerazione della massa (es. foglie e rami secchi, ecc…). Inserire in minima quantità aghi di pino o legno di conifere in genere, in quanto sono compostabili in cicli di tempo lunghissimi e rischiano di rallentarne il processo. Preferire scarti di origine vegetale a quelli di origine animale (carne cruda o cotta, ossa ecc…), che rallentano e rendono più difficile il processo, aumentando il rischio di insorgenza di cattivi odori (la carne, inoltre, attira gli animali).
L’ambiente che circonda il materiale riveste ruolo importante in quanto deve essere favorevole.
Il materiale in decomposizione non dovrebbe essere esposto a fonti dirette di luce e calore (sole) d’estate, mentre d’inverno preferibilmente sì. E’ consigliabile individuare un luogo riparato dalle intemperie (es. sotto le fronde di un albero) e accessibile comodamente con attrezzi da giardino. E’ opportuno rivoltare la massa di tanto in tanto, per favorire il processo di degradazione. Anche l’umidità ha la sua importanza e per verificarla in modo empirico è sufficiente “strizzare” con la mano coperta da un guanto il materiale posto a maturazione: se il guanto rimane lievemente inumidito, il tasso di umidità è corretto.
Un ultimo consiglio: all’interno del cumulo, della fossa o della compostiera è opportuno rilevare nel materiale in decomposizione lieviti, muffe, funghi e piccoli lombrichi, che dimostrano il corretto stato di maturazione. L’eventuale presenza di insetti è, al contrario, sintomo di una cattiva conduzione del materiale.
Informazioni più dettagliate ed esaustive possono essere reperite dal materiale informativo disponibile presso il gestore del servizio.

Cosa sono i RAEE?

L’acronimo RAEE identifica letteralmente i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Rientrano in questa categoria le apparecchiature che per un corretto funzionamento dipendono dall’energia elettrica, sia come utilizzatrici, sia come generatrici e/o che contengono delle componenti elettroniche.
Alcuni esempi di RAEE:
– televisori, videoregistratori, lettori DVD
– impianti Hi-Fi, radio, lettori CD/DVD, lettori Mp3/Mp4
– computer, stampanti, monitor
– grandi elettrodomestici per la casa (forni, frigoriferi, lavatrici ecc…)
– piccoli elettrodomestici per la casa e la persona (asciugacapelli, orologi, ferri da stiro, tostapane, frullatori ecc…)
– telefoni e cellulari
– piccoli utensili elettrici per uso domestico (trapani, tagliaerba ecc…)
– videogiochi, giochi elettronici o funzionanti con energia elettrica
– lampadine, lampade al neon, altre sorgenti luminose.

Come differenziare e smaltire i RAEE ?

Il “rifiuto” in oggetto non deve essere in alcun caso gettato nei cassonetti stradali, ma va differenziato ed avviato al recupero separatamente mediante il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti. Noi penseremo al resto e ad avviarli alle rispettive filiere di recupero.

Dubbi, perplessità, chiarimenti ?

0735 757077