Skip to main content

Era un ragazzino curioso, pieno di allegria e iniziativa, cresciuto in una straordinaria normalità in mezzo ad una “tribù” di amici tra le vie di Porto d’Ascoli. Un’infanzia vissuta appieno, che ancora oggi si riflette nel suo modo di lavorare. Leonardo Collina, classe 1970, da oltre vent’anni è amministratore delegato di PicenAmbiente Spa, vicepresidente dell’associazione Amis imprese per la gestione dei rifiuti e membro del direttivo della cooperativa sambenedettese “Santa Gemma Galgani Onlus”.

Da sempre impegnato in ambiti sociali e solidali, il suo percorso parte da lontano, da un quartiere affacciato sul mare e da una generazione cresciuta con poco, ma con legami forti e veri.

L’amministratore delegato di PicenAmbiente Leonardo Collina sopra come è oggi e sotto da ragazzo quando ha fatto anche il cameriere

I valori

«Mio padre Luigi e mia madre Delia mi hanno trasmesso valori che oggi sembrano antichi, ma che per me sono la base: coerenza intellettuale, umiltà, senso del dovere e determinazione. Sono cresciuto a Porto d’Ascoli, in via del Mare 192, in un palazzo che per me era un villaggio, un piccolo mondo: ventisei bambini, una tribù. E io ero uno di loro». I giochi di strada, il sapore delle sfide, la vita all’aria aperta. I ricordi di Leonardo tornano indietro nel tempo: la palla avvelenata, i carretti, il calcio contro le “tribù” delle vie vicine: via Colleoni, via del Cacciatore, i palazzi attorno. Il “campo neutro” dentro il cortile della scuola Ragioneria era teatro di partite epiche. E dentro quelle sfide, c’erano già la lealtà, la tenacia, la voglia di superarsi e di mettersi alla prova.

«A otto anni ho iniziato a nuotare. Vivevo a due passi dalla piscina comunale. A quei tempi allenava Diego Spinozzi, una figura mitica per noi. Ci ha insegnato l’abnegazione, la disciplina, la gioia della fatica. A me e ai miei amici ci hanno reso un gruppo unito e combattivo. È stato un allenamento alla vita ». Poi gli anni delle superiori, frequentate all’Itis di Fermo: perito elettronico nel 1989, ma anche cameriere d’estate, come tanti coetanei. Hotel Fausto, Haiti, Delle Palme: giornate lunghe, notti brevi. Il primo Cagiva 125 acquistato con i risparmi, i viaggi estivi, l’indipendenza guadagnata un giorno alla volta.

Leonardo Collina con la squadra di nuoto VELA ROSSO BLEU

Le passioni

«Dopo il nuoto, a 15 anni, ho provato l’altra mia passione, il calcio. Due stagioni negli allievi del Porto d’Ascoli, con Zanapa e Carlini allenatori, e poi tanti tornei tra amici, tornei di calcetto nei campi della zona, quelli veri, con le porte sfondate e la terra dura. Quello che non è mai mancato è stato l’amore per la Samb. Da piccolo al Ballarin, accanto a mio padre in Curva Nord. Da ragazzo in Curva Sud. E ancora oggi, ovunque sia, la Samb è casa». Ma non c’era solo lo sport. C’era anche la parrocchia, quella di Cristo Re, e l’esperienza di Gioventù Studentesca.

La parrocchia

«Con la guida di Marica e tanti amici organizzavamo feste, attività, incontri. Ricordo il primo calcetto su un telo saponato all’ex camping con l’Happening. Nel ‘98 poi, come GS, abbiamo rilanciato il mercatino del libro usato, nei locali di via Formentini. Era un’idea semplice, ma concreta, per aiutare le famiglie». A 19 anni Leonardo parte per Roma, alla facoltà di Economia e commercio di Tor Vergata.

Il volontariato

«L’università è stata una palestra – ricorda Collina – Studiavo tanto, ma soprattutto vivevo tanto. L’impegno sociale, il volontariato, l’appartenenza al movimento di Comunione e Liberazione sotto la guida di don Giussani e del carissimo don Giacomo Tantardini. E poi c’era Tiziana, la mia ragazza fin dai tempi di GS. Oggi è mia moglie, madre dei nostri figli: Luca, Sara e Marco». Leonardo Collina non ha mai smesso di credere che la responsabilità sociale nasca da lì: da una fatica e da un gioco condiviso con gli altri.

Dal 2016 è nel direttivo della cooperativa sambenedettese “Santa Gemma Galgani” onlus favorendo il suo rilancio nell’accoglienza di bambini e minori, in collaborazione con la cooperativa sociale Ama Aquilone, è altresì nel direttivo della cooperativa sociale Primavera onlus che da sempre si occupa del reinserimento lavorativo e del sostegno di soggetti con fragilità psichica.

Leonardo Collina, 55 anni il 31 maggio è laureato in Economia e Commercio. Dopo la laurea ha svolto per quasi 10 anni l’attività di consulenza aziendale per la Finanza, Management, direzione d’impresa, budget e controllo di gestione. Dal 2002 è amministratore delegato di PicenAmbiente Spa. Vice presidente di Amis, è attivo nel sociale: dal 2016 è nel direttivo della cooperativa “Santa Gemma Galgani” e fa parte della onlus Primavera.

Articolo di Luigina Pezzoli (corriereadriatico.it)