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PicenAmbiente S.p.A. si evolve e da azienda dì utility diventa un polo industriale, dando nuovo impulso alla raccolta differenziata già caratterizzata da numeri importanti in provincia. La raccolta della plastica e carta subirà una netta trasformazione e le ambizioni dei soci pubblici e privati dell’azienda incontrano le esigenze di un mercato sempre più in crescita.

LA STRATEGIA

Non più solo raccolta e imballaggio dei rifiuti diretti poi nei centri di lavorazione in Italia, ma la trasformazione delle materie prime che permetterà di soddisfare un mercato che chiede prodotti lavorati e riciclati. Soprattutto il PET con cui si realizzano oggetti in plastica riciclata.
Questa è la grande novità dell’azienda picena che, già forte dei suoi 279 addetti,  impiegherà fino a 30 nuove maestranze nell’impianto di Spinetoli, suddivise in 4 turni. Gli operai – supervisori dl una selezione già avvenuta meccanicamente – sono supportati da un sistema altamente tecnologico. dotato di planimetrie e di 26 telecamere per controllare tutto il processo di caricamento della raccolta differenziata.

RACCOLTA, IMBALLAGGIO E ADESSO ANCHE VENDITA IL MERCATO È IN CRESCITA

Il procedimento
Un processo studiato !n tutte le sue fasi: i camion scaricano la materia prima, una ruspa porta i rifiuti nella macchina dosatrice e si attivano i diversi sistemi meccanici e ottici per selezionare i reflui diversi sia attraverso un processo meccanico che funziona per dimensione, sia con sensori ottici. Gli operatori in cabina – per ora sette su un solo turno ma destinali presto a quadruplicare – fanno il controllo di qualità, e prelevano quello che non dovrebbe
esserci. Il materiale ripulito confluisce nel vaglio rotativo e balistico e infine lavorato.

«Per quanto riguarda la plastica, il pet si ricicla per colore e le materie lavorate devono avere colori omogenei: la separazione della plastica e l’assemblaggio dei rifiuti devono seguire un input cromatico, altrimenti avranno scarso valore commerciale. Assai esteso e il mercato del pet e tante sono, anche sul tenitorio, le potenziali aziende clienti del prodotto lavorato» ha spiegato l’Amministratore Delegato Leonardo Collina.

La sensibilizzazione
L’evoluzione è legata anche ad un aspetto culturale: con la campagna di comunicazione “lo faccio la differenza” – ideata dallo stratega creativo Dr. Enrico Battisti – , PicenAmbiente cerca di sensibilizzare la popolazione a creare un valore aggiunto per la comunità. con l’idea che maggiore è la
differenziata, maggiore Il guadagno per i singoli e per la collettività, che acquista un vantaggio competitivo di carattere industriale e commerciale.

Lo stabilimento, che a regime può lavorarefinoa40mila tonnellate annue di plastica. si candida ad essere uno dei principali centri in ltalia ed è stato realizzato grazie ad un investimento di 8,5 milioni. Cosi il presidente Rolando Rosetti interpreta il successo dell’operazione:

Stiamo siglando accordi con i fornitori e le aziende clienti interessate al prodotto lavorato: si entra per la prima volta in una mentalità industriale, per cui la differenziata ha un valore aggiunto e diventa un prodotto. Spinetoli è baricentrica nel Piceno. va dato atto all’amministrazione dell’impegno profuso: c’è stata vicina, il plauso va al sindaco Alessandro Luciani e alla sua squadra. Avere un impianto di questa portata per il territorio significa sviluppo e vantaggi per tutti i cittadini. basti pensare agli sconti sulla tassa dei rifiuti

E le buone notizie non finiscono qui.

FINANZIAMENTI IN VISTA PER ULTERIORI PROGETTI – IL SOTTOSEGRETARIO ALBANO

Il sottosegretario al Mef Lucia Albano ha dichiarato: “il Governo sta lavorando per attingere alle risorse del Fondo complementare per continuare a finanziare opere e investimenti relativi alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. Il progetto dell’Ato 5 di Ascoli, prima escluso dalle graduatorie per mancanza di fondi. avrà ottime possibilità di essere finanziato. Sono in cantiere progetti per 15milioni”.

 

Articolo di Martina Oddicorriereadriatico.it