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Il presidente della PicenAmbiente Rolando Rosetti parla nella trasmissione “Pausa Caffè” dei prossimi progetti e del forte legame con la pesca. “I miei genitori provenivano da famiglie di funai”

Il mare e le attività che ne derivano hanno sempre avuto un ruolo importante nella vita di Rolando Rosetti, del resto le famiglie dei suoi genitori sono rinomate nell’ambiente della marineria sambenedettese.

Sia mia madre, Ivana Perotti, sia mio padre, Nicola Rosetti (detto Sciasciò), provengono da famiglie di funai, un mestiere che con il tempo si è trasformato con la produzione di reti e cavi da pesca. Dunque, la pesca è un elemento fondamentale nel mio patrimonio familiare. Inoltre, per la città di San Benedetto, l’attività della pesca e la commercializzazione del pescato, ha rappresentato un importante motore economico, generando un impatto significativo sull’indotto, dalle officine meccaniche alle corderie fino agli elettricisti.

Alla fine degli anni Settanta, terminato il servizio militare, inizia a lavorare nell’azienda di famiglia di funi metalliche. Quali sono le prime mansioni che ha svolto?

Quando sono entrato in azienda, ho avviato un’analisi dettagliata sul ciclo produttivo dei cavi d’acciaio, esaminando attentamente i semilavorati e le materie prime utilizzate. Successivamente, attraverso lo studio della concorrenza e l’analisi di prodotti di alta qualità, abbiamo coinvolto i clienti per capire quali fossero le tipologie di prodotto più richieste, creando opportunità di innovazione.

Ritengo cruciale esplorare i mercati esteri, valutando possibili applicazioni innovative soprattutto per i prodotti legati alla pesca. A differenza dell’Italia, ho notato che in diversi Paesi esteri i cavi d’acciaio erano già impiegati con successo nei settori delle telecomunicazioni ed energia. La realizzazione di un prodotto di alta qualità deve sempre essere coniugata con l’attenzione alle dinamiche del mercato.

San Benedetto ha delle grandi potenzialità, ma è necessario coinvolgere i diversi settori

Lei ha ricoperto diversi incarichi, per anni a capo di Piceno Promozione, azienda speciale della Camera di Commercio e consigliere di Confindustria Marche. A San Benedetto è stato presidente del Circolo nautico sambenedettese e poi del Circolo dei sambenedettesi. C’è qualche iniziativa in particolare che vorrebbe si realizzasse a San Benedetto?

Basandomi sulle mie esperienze passate, osservo che San Benedetto possiede immense potenzialità, ma manca di una collaborazione sinergica. Questo si riflette negli investimenti culturali e sportivi, i quali, se realizzati, potrebbero contribuire significativamente al territorio.

Un esempio tangibile è il caso dell’artista Andrea Pazienza e delle manifestazioni sportive che potrebbero essere potenziate coinvolgendo attivamente gli operatori turistici con l’obiettivo di estendere la stagione turistica oltre i mesi estivi. San Benedetto ha dimostrato di sfruttare le sue potenzialità economiche in passato; tuttavia, per affrontare le sfide attuali, è cruciale implementare un piano concreto che coinvolga sinergicamente i vari settori.

La chiave del successo sta nell’attuazione di iniziative pratiche con un impatto immediato, mirate a favorire una crescita sostenibile e armoniosa nel lungo termine.

Dal 2022 è presidente di PicenAmbiente. L’azienda sta entrando in un anno che sarà carico di novità. Di cosa si tratta?

Il grande lavoro di squadra che abbiamo iniziato ha prodotto risultati tangibili già nel primo anno dopo il mio insediamento. Grazie alla competenza dell’amministratore delegato Leonardo Collina e alla professionalità dei nostri consulenti, prevediamo per il 2024 una crescita qualitativa e comunicativa, un’ottimizzazione dei costi e un miglioramento dei servizi.

Nel 2023, abbiamo inaugurato il moderno stabilimento 4.0 a Spinetoli, con l’obiettivo di potenziare il suo utilizzo di plastica e carta attraverso un miglioramento complessivo della raccolta differenziata nei 28 Comuni da noi serviti. Stiamo implementando un nuovo sistema di colore per sacchetti, cassonetti e mastelli (blu per la carta e giallo per la plastica), partendo dai Comuni più piccoli per analizzare criticità e risposte dei cittadini.

Entro la fine del 2024, prevediamo di estendere questo approccio a tutti i 28 Comuni, affrontando sfide logistiche particolari nei centri più grandi. Abbiamo sperimentato con successo il concetto di cassonetto come strumento di comunicazione urbana e sensibilizzazione sociale, con test-market estivi sugli stabilimenti balneari, sia con i nuovi adesivi per i cassonetti sia con i contenitori in cartone Herobox. Distribuiremo gratuitamente i contenitori in cartone Herobox presso le scuole di tutti i Comuni, secondo le tempistiche e le modalità del cambio di colore carta-plastica. Ulteriori progetti sono in corso. Fra questi, prevediamo l’introduzione di isole ecologiche in viale De Gasperi a San Benedetto per i commercianti e i residenti che potranno conferire con la propria tessera, con l’obiettivo di transizione alla tariffazione puntuale (TARIC).

Collaboriamo anche con gli uffici comunali per rivisitare le condizioni contrattuali e ridurre i costi dell’intervento di PicenAmbiente sulla città, con l’obiettivo finale di diminuire il costo della Tari. Infine, stiamo investendo oltre 15 milioni di euro di fondi PNRR in azioni innovative per migliorare il nostro servizio, in collaborazione con tutti i Comuni del territorio. La vera forza di PicenAmbiente è il team di governance: una squadra dinamica con idee originali che ha già ottenuto risultati notevoli nel 2023 e che sono fiducioso raggiungerà ulteriori traguardi nell’anno appena iniziato.

 

Articolo di Luigina Pezzoli (lanuovariviera.it)